Il Neglect è una sindrome neuropsicologica caratterizzata dall’incapacità da parte del paziente di percepire o prestare attenzione a oggetti, persone, rappresentazioni, collocati in un emicampo visivo (solitamente controlaterale alla lesione) e di agire in quel lato dello spazio (Robertson, I 1999).
La negligenza spaziale unilaterale, o anche neglect, è un disturbo conseguente a una lesione cerebrale (malattie cardiovascolari, tumori, malattie neurodegenerative).
Rappresenta una difficoltà a rilevare la presenza di stimoli visivi, somato-sensoriali o uditivi nella parte controlaterale alla lesione. Questa parte dello spazio viene quindi ignorata dal soggetto.
Nella maggior parte dei casi la lesione è localizzata nell’emisfero destro, provocando quindi un deficit nel campo visivo di sinistra.
COME SI MANIFESTA?
– Spazio lontano: se l’interlocutore si rivolge al soggetto dal lato sinistro, egli può non rispondere o cercare con lo sguardo dall’altro lato;
– Spazio vicino: il soggetto ignora gli oggetti posti dalla parte del lato negletto, per esempio lascerà il cibo che si trova sulla metà sinistra del piatto, se gli viene chiesto di scrivere lo farà solo sul lato destro del foglio;
– Spazio personale o corporeo: il soggetto avrà difficoltà a vestirsi e lavarsi la parte del corpo controlaterale alla lesione
COME INTERVENIRE?
La riabilitazione neuropsicologica è sicuramente indicata per potere recuperare le funzioni perdute.
La Casa di cura Madonna del Rosario adotta un approccio riabilitativo di tipo visuoesplorativo volto ad insegnare al paziente ad orientarsi attivamente e ad esplorare l’emicampo negletto.
Secondo questo approccio vengono effettuati esercizi quotidiani durante le sessioni di terapia riabilitativa che, attraverso suggerimenti verbali e visivi ed esercizi mirati, portano il soggetto a vincere la resistenza nel portare l’attenzione verso lo spazio contro lesionale.
A ciò si aggiunge un approccio basato su forme di stimolazione sensoriale e motoria.
QUALI SONO I BENEFICI?
– riduzione del deficit
– sviluppo di una maggiore autonomia del paziente
– miglioramento della qualità della vita
